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Danza
Data evento: dal 15/12/2022 al 18/12/2022

La mia Africa

La mia Africa

Sarà Piazza Caracciolo, la Vucciria, la protagonista del Festival “La mia Africa” perché è nelle piazze che in Africa, come in qualunque altra parte del Mondo, ci si incontra, si sta insieme, si condivide.

Quattro giorni, dal 15 al 18 dicembre, dedicati a dibattiti, laboratori, spettacoli teatrali e musicali con artisti provenienti da tutto il mondo, per uno scambio culturale tra Africa e Sicilia.

Il Festival, promosso da Africa Djengu aps e Ciwara ristorazione, cultura musica africana, con il supporto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, è un progetto che vuole fare scoprire e ritrovare la cultura africana, così come gli africani la conoscono, con le loro parole, la loro musica, i loro pensieri.

Sarà un modo per condividere con la città di Palermo, fare comunità, attivare quello scambio fatto di parole, musica, arte e cultura attraverso il quale riconoscersi nelle diversità.

Sarà Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo, ad aprire il festival il 15 dicembre. Con lui, sarà presente l'assessore alle politiche culturali, Pietro Cannella, che interverrà anche come relatore del dibattito "Quale futuro per i Kemit?" Un dibattito durante il quale ci si confronterà sui possibili scenari dei Popoli africani a partire dalle prospettive di chi dall'Africa è migrato.

Interverranno: Luca Puddu, ricercatore in Storia e Istituzioni dell’Africa dell’Università degli Studi di Palermo, Doudou Diouf, manager di Ciwara ristorazione, cultura, musica africana, Alì Listi Maman, avvocato penalista, Ibrahima Kobena Ouattara, presidente consulta delle Culture, Comune di Palermo, Bassirou Dembele, studente di terzo anno della facoltà di scienze politiche e relazioni internazionali, Unipa

Ogni giorno, a partire dall’ora di pranzo, diversi artisti si susseguiranno sulla scena per coinvolgere il pubblico con canti provenienti da diverse parti del Mondo. Saranno presenti artisti di fama internazionale come Badara Seck, griot, compositore, poeta e cantore, Kadialy Kouyate appartenente alla grande stirpe dei griot Kouyate.
A lui si uniranno i Pacha Kama con la loro coinvolgente musica del Sud America, le Matrioske che propongono un repertorio da ballo che spazia dalle antiche ed effervescenti sale da ballo siciliane ad un bal folk europeo di sonorità mediterranee. Ismaila Mbaye musicista e attore cinematografico; Naby Eco Camara, balafonista; Matilde Politi, cantante, performer, polistrumentista, attrice, ricercatrice, antropologa, didatta esperta di canto di tradizione siciliana, mediterraneo e arcaico; tanti altri artisti provenienti dal Senegal, dal Mali, dal Burkina Faso, dalla Guinea.

“Questo Festival, fortemente voluto dalla nostra giovane associazione Africa Djengu aps, sarà anche un’occasione di coinvolgimento e conforto per le tante persone che vivono a Palermo ma che hanno lasciato da poco o da molto la propria Terra, la famiglia, gli amici ed anche per tutti  i giovani di seconda e terza generazione, figli di migranti presenti in città, che conoscono poco o per nulla la Storia del Paese di origine dei genitori. Obiettivi che stiamo focalizzando ogni giorno con la nostra associazione e che durante i quattro giorni del Festival coinvolgeranno concretamente l’intera comunità. “ - ci racconta Romina Vivona, vice presidente di Africa Djengu aps.

“Questo evento era nel mio cuore, nella mia testa, sin da quando è nato Ciwara, un locale che in questi anni è diventato casa per chi ama l’incontro, l’abbraccio fra i popoli, per chi vuole appassionarsi a sonorità nuove o piatti che arrivano da un altro continente. Ed è diventato casa anche per chi ha attraversato tanti chilometri e adesso si trova qui, in questa città spesso difficile, ma accogliente. Quest’anno festeggeremo il nostro quarto compleanno nella nostra amata Piazza e festeggeremo per quattro giorni. Per farlo, arriveranno musicisti da tutto il mondo” queste le parole di Doudou Diouf, titolare di Ciwara e organizzatore del Festival.

Durante queste giornate chi vorrà, previa iscrizione, potrà partecipare a quattro laboratori di musica e danza tradizionale con maestri provenienti da varie parti del Mondo.
Laboratorio di Sabar, strumento musicale a percussione della famiglia dei membranofoni originario del Senegal, più precisamente, del popolo Wolof, condotto dal maestro Mbar Ndiaye, senegalese che vive a Roma da diversi anni.

Laboratorio di Djembé, tamburo a calice originario dell'Africa occidentale, in particolare della Guinea Conakry, Mali, Burkina Faso, Senegal e Costa d'Avorio e nelle sue diversificazioni in tutta l'Africa e nel resto del mondo; condotto dai maestri  Piergiorgio Pappalardo e Oumy Mbaye. Entrambi vivono a Catania, il primo siciliano di nascita ma africano nel cuore, il secondo senegalese di nascita e ormai conosciuto e riconosciuto per le sue competenze artistiche in tutta Italia.

Laboratorio di danze tradizionali. Attraverso le danze del Mali, del Senegal e della Guinea conosceremo le profondità della Cultura e della Storia dei popoli dell’Africa del Sahel occidentale.

Scopriremo come al variare dei dialetti di ogni popolo si modificano i ritmi delle loro danze, i loro passi ed i modi di ballare trovando però come denominatore comune l’espressione e l’atteggiamento del corpo. Il laboratorio sarà condotto dal maestro Doudou Diouf, del Centro Latidou.

Laboratorio di afrobeat, genere di musica pop nato in Africa occidentale nella seconda metà degli anni sessanta e diventato particolarmente popolare negli anni ottanta. Unisce elementi di musica tradizionale yoruba, jazz, funk e altri stili; condotto dalla maestra Sylvia Pita del Centro Latidou.

Programma

data pubblicazione: 06/12/2022

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