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Opera dei Pupi

Fuga di Berta e Milone

Fuga di Berta e Milone

Il 15 maggio, alle ore 21:00, al Teatro Carlo Magno, avrà luogo lo spettacolo dei pupi "Fuga di Berta e Milone" - Evento trasmesso in streaming.

Svelata la sua identità cristiana, Carlo fugge dalla Spagna e si adopera per riconquistare il suo regno, mettendo sotto assedio Parigi. Il duca Namo di Baviera, uccisi i due fratellastri di Carlo, Lanfroi e Olderigi, gli presenta la sorella Berta, ritrovata in un monastero.

Carlo bandisce allora una giostra durante la quale nasce l'amore tra Berta e Milone. Durante la giostra, gli spagnoli deridono i cavalieri di Carlo per avere dimostrato scarso valore e, per dimostrare il suo coraggio a Berta, Milone decide di affrontare tutti i giostranti, sconfiggendoli.

Nel frattempo, altri avvenimenti si intrecciano. Si celebrano le nozze tra Uggero e Armelina, figlia del duca Namo e nel corso di un duello tra Amone e Ginamo per amore di Beatrice, Gano di Magonza si rifiuta di posare le armi. Le sue offese contro Milone, inducono così il paladino a impugnare la spada ma Gano fugge sottraendosi dal duello e, con la menzogna, convince Carlo a bandire l'avversario. Milone fugge così da Parigi con la sua amata Berta.

Compagnia Famiglia Mancuso. La compagnia è nata su iniziativa di Enzo Mancuso, ultimo discendente dell’omonima famiglia di pupari che diede inizio alla propria attività a Palermo nel 1928, quando il cavaliere Antonino Mancuso, aprì il suo primo teatro dell'Opera dei pupi.

Maestri del cavaliere Antonino furono il puparo Giovanni Pernice e il figlio Nino, che avevano un teatro nel quartiere del Borgo Vecchio, dove egli iniziò a fare l’aiutante all’età di dieci anni.

Dopo il servizio militare e il successivo matrimonio, il cavaliere acquistò un mestiere completo e da allora si esibì non soltanto a Palermo, ma anche in vari paesi della provincia.

A metà del secolo scorso, negli anni della crisi dell’Opera dei pupi, Antonino allestì un teatro itinerante sopra un camion per rappresentare gli spettacoli nei quartieri cittadini e nei paesi.

Creò anche un armadio-teatro dove animava dei pupi più piccoli per esibirsi nelle case private. Le sedi più importanti dell’Opera dei pupi di Antonino Mancuso furono nel quartiere palermitano del Borgo Vecchio. Mancuso apportò alcune innovazioni alle armature, con elmi “alla greca” e “alla romana”. Alla realizzazione degli spettacoli partecipavano i figli Nino (papà di Enzo), Pino e Stefano.

Enzo è nato a Palermo nel 1974 ed è l'anima dell'attuale compagnia. Non si è fermato all'apprendimento delle tecniche della costruzione e della manovra, ma ha approfondito lo studio di antichi canovacci e perfezionato la tecnica recitativa grazie alla collaborazione con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino che gli ha permesso di ampliare il repertorio attraverso la programmazione di cicli di spettacoli annuali ai quali partecipava attivamente il padre Nino fino agli ultimi anni della sua vita.

Nel 2003 apre il suo teatro nello storico quartiere del Borgo Vecchio dove effettua spettacoli regolari per tutto l’anno. Oltre ad essere un abilissimo costruttore di pupi e oprante, Enzo ha rivelato nel tempo una particolare capacità nell’arte del cunto.

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