OSSIMORI di Anna Russo
Per le feste natalizie le opere di Anna Russo saranno esposte all’Archivio Storico, in via Maqueda, 157. Un’iniziativa fortemente voluta dall’Assessore alle Culture, Giampiero Cannella e dal Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.
La mostra curata da Miliza Rodic, patrocinata dal Comune di Palermo e promossa dalla Settimana delle Culture, s’inaugurerà mercoledì 28 dicembre alle 16.30 in presenza del Sindaco dott. Prof. Lagalla e dell’Assessore alle culture dott. Cannela e sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e mercoledì fino alle ore 18, dal 28 dicembre 2022 al 22 gennaio 2023.
Anna Russo nasce come scrittrice e pubblica con i grandi editori come Einaudi, Salani, Mursia ecc... I suoi testi hanno subito un grande successo: Pao alla conquista del Mondo, La bambina Babilonia, Caro Hamid fratello lontano, Il baffo del dittatore.
E’ uno dei rari casi oggi di artista contemporanea che passa dalla letteratura alle arti visive, anche per gli insegnamenti del nonno scultore napoletano, Russo Luigi. Cosi la parola, la frase, l’espressione verbale, esce dal foglio bianco o dallo schermo di un computer e si distende in spazi, forme, dimensioni e colori nuovi, ed alla parola si può unire la materia. E che materia! La Russo sceglie materiali dai più primordiali come il cemento, realizzando opere materiche a bassorilievo e graffio, inciso con i coltelli ai materiali più modermi come l’acrilico oppure gli NFT. E che parole! Gli aforismi eterni di Confucio, le parole della “preghiera del marinaio” di Antonio Fogazzaro, o le frasi del libro di Anna “Il baffo del dittatore”, che sta diventanto un cartone animato ed è già un compendio didattico nelle scuole italiane. In questo modo parole, spazi, materia, forma e colori riescono a fondersi in un’espressione artistica quasi completa. Lettura ed arti visive confluiscono in una espressione sola, quella dell’artista, che ne supera i limiti e i confini e libera un linguaggio universale solo suo.
E così, a prova di quanto questo sincretismo del linguaggio superi tanti dei limiti dell’arte contemporanea, i mondi che hanno accolto le opere della Russo, ed i posti dove si trovano i suoi lavori, sono tutti diversi fra loro; il cinema nel film di Fabio de Luigi; le due opere grigie che rappresentano l’insostenibile leggerezza dell’essere, i musei come quello della Shoah di Milano, e le numerose collezioni e gallerie italiane. Dal forte bisogno di unire le sue due caratteristiche artistiche - la pittura e la scultura - nasce la sua naturale evoluzione che la porterà alla creazione di un suo stile personale nel quale, pittura e scultura, si uniscono dando vita a capolavori che portano a profonde riflessioni. Si tratta della prima volta in Sicilia per l’artista di fama nazionale, rinomata per il suo stile singolare e riconoscibile, dopo aver esposto in svariate galleria in tutta Italia e anche in Europa e Medio Oriente é approdata a Palermo. Modalità d’ingresso: Ingresso gratuito – visite dal lunedì al venerdì (9.30-13.00) mercoledi (9.30-18)
“OSSIMORI “ di Anna Russo
di Miliza Rodic
Anna Russo nasce come scrittrice e pubblica con i grandi editori come Einaudi, Salani, Mursia ecc... I suoi testi hanno subito un grande successo: Pao alla conquista del Mondo, La bambina Babilonia, Caro Hamid fratello lontano, Il baffo del dittatore.
E’ uno dei rari casi oggi di artista contemporanea che passa dalla letteratura alle arti visive, anche per gli insegnamenti del nonno scultore napoletano, Russo Luigi. Cosi la parola, la frase, l’espressione verbale, esce dal foglio bianco o dallo schermo di un computer e si distende in spazi, forme, dimensioni e colori nuovi, ed alla parola si può unire la materia. E che materia! La Russo sceglie materiali dai più primordiali come il cemento, realizzando opere materiche a bassorilievo e graffio, inciso con i coltelli ai materiali più modermi come l’acrilico oppure gli NFT. E che parole! Gli aforismi eterni di Confucio, le parole della “preghiera del marinaio” di Antonio Fogazzaro, o le frasi del libro di Anna “Il baffo del dittatore”, che sta diventanto un cartone animato ed è già un compendio didattico nelle scuole italiane. In questo modo parole, spazi, materia, forma e colori riescono a fondersi in un’espressione artistica quasi completa.
Lettura ed arti visive confluiscono in una espressione sola, quella dell’artista, che ne supera i limiti e i confini e libera un linguaggio universale solo suo. E così, a prova di quanto questo sincretismo del linguaggio superi tanti dei limiti dell’arte contemporanea, i mondi che hanno accolto le opere della Russo, ed i posti dove si trovano i suoi lavori, sono tutti diversi fra loro; il cinema nel film di Fabio de Luigi; le due opere grigie che rappresentano l’insostenibile leggerezza dell’essere, i musei come quello della Shoah di Milano, e le numerose collezioni e gallerie italiane. Dal forte bisogno di unire le sue due caratteristiche artistiche - la pittura e la scultura - nasce la sua naturale evoluzione che la porterà alla creazione di un suo stile personale nel quale, pittura e scultura, si uniscono dando vita a capolavori che portano a profonde riflessioni.
data pubblicazione: 27/12/2022